Tour de France 2021, Tao Geoghegan Hart contro le disuguaglianze: “Voglio usare la mia posizione privilegiata per far sentire la mia voce”
Tao Geoghegan Hart vuole lanciare messaggi importanti dal Tour de France 2021. Nella conferenza stampa di presentazione della corsa, il corridore della Ineos Grenadiers, sempre attivo sulle tematiche sociali, ha spiegato di voler usare la sua posizione di privilegiato per far sentire la propria voce e combattere il razzismo, il sessismo e le discriminazioni di ogni tipo. Proprio in quest’ottica il britannico ha applaudito la nascita del nuovo Tour de France femminile, che partirà il prossimo anno, e ha citato esempi da altri sport di atleti impegnati nel sociale come la velocista (di atletica) Dina Asher-Smith e il calciatore Marcus Rashford, spiegando comunque di non voler dire a nessuno come usare la propria posizione.
“Non penso che da parte mia sarebbe responsabile parlare degli altri e del motivo per cui potrebbero fare o no determinate cose– ha esordito – Penso che nell’ampio panorama sportivo, e non mi riferisco solo al ciclismo, ci sia una generazione con un alto livello di consapevolezza sociale, di persone che capiscono di avere un privilegio e provano a portare un cambiamento o a diffondere messaggi che possano portare positività. La priorità numero uno è quella di ispirare le prossime generazione attraverso lo sport, ma quando penso ad atleti come Dina Asher-Smith o Marcus Rashford, sono spesso impegnati socialmente nelle stesse comunità in cui sono cresciuti e questo fa ancora più effetto. Ti dà la prospettiva di quanto siamo fortunati noi sportivi”.
Il classe ’95 ha dunque parlato di quello che lui può fare in prima persona, prima di parlare del ciclismo femminile (del quale ha già più volte tessuto le lodi in passato): “Nel mio caso ho il mio potere piccolo piccolo, come ad esempio mandare messaggi tramite i social o per parlare di qualcosa, c’è questa chance, quindi perché non prenderla? È fantastico che dal 2022 ci sarà un Tour femminile. Abbiamo visto La Course guadagnare sempre più importanza negli ultimi anni. Si è spostata dai Campi Elisi, cominciando ad andare in giro per la Francia e per me questa è la cosa più bella del ciclismo. Con la maggiore fruibilità abbiamo bisogno di quanta più rappresentanza possibile. È bello vedere questo passo in avanti del nostro sport, ne sono davvero felice e sono entusiasta all’idea di guardare la corsa il prossimo anno”.
Il ventiseienne ha poi parlato ovviamente anche di quello che si aspetta dal suo di Tour de France, bollando come “ridicola” una domanda sulle gerarchie in squadra, nonostante la presenza di quattro capitani all’interno del team: “Solo essere in questa squadra e far parte della selezione che è a questa corsa, la più importante del ciclismo, è un qualcosa di enorme e a cui puntavo da tutta la carriera. Sono felice di essere qui con un fantastico team e con un grande slancio. Per me, questo è il punto più alto del ciclismo ed è la corsa che credo abbia fatto nascere la passione nella maggior parte dei corridori. Sarà una grande esperienza, senza dubbio”.
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